In un solitario paese piemontese la statua della Vergine di un minuscolo santuario torna a versare lacrime di sangue, esattamente come cinquant’anni prima, quando l’antica stamberga poco distante divenne teatro di misteriosi e terribili eventi. Ad abitare nuovamente la vecchia villa è uno scrittore le cui sembianze ricordano quelle di un vampiro, qualcuno crede addirittura che lo sia veramente. Gli oscuri accadimenti che in passato hanno interessato quel luogo sono il motivo che ha spinto lo scrittore ad arrivare fin lì. Pare infatti che la villa nasconda un segreto, ovvero, la scoperta fatta dal vecchio proprietario riguardante un’interpretazione alternativa al Terzo Segreto di Fatima. Don Gregorio Ferro, ex inquirente presso il Vaticano, pur essendo attratto da quella strana coincidenza, è ben lungi dal considerarla importante, le lacrime di sangue e l’astrusa storia del vampiro sembrano infatti il risultato di una fantasiosa trovata pubblicitaria architettata dallo scrittore stesso. Tuttavia, Saluggia, la vicina cittadina dove Don Gregorio svolge il suo ministero, viene sconvolta da un efferato omicidio. Un uomo è stato atrocemente dissanguato, e i sospetti di tutti ricadono inevitabilmente su colui che ora abita la vecchia stamberga. Qualcosa di sinistro è tornato a riaccendere le superstizioni della gente e starà a Don Gregorio far luce, mantenendo gli opportuni equilibri fra razionalità, fede e superstizione.